È arrivato il tuo momento! Stavi cercando lavoro da diverso tempo o sei tra i fortunati che sono stati ricontatti subito, in qualsiasi modo tu ci sia arrivato, il colloquio di lavoro è fondamentale per avere una buona probabilità di essere scelto e proprio per la sua importanza è necessario prepararsi, e non solo psicologicamente!
In questo articolo ti mostro i 4 passi fondamentali per prepararti al meglio ad un colloquio di selezione.
1. Come prevedere le domande dell’esaminatore
I colloqui di lavoro vertono su domande più o meno prevedibili; il trucco è infatti capire quelle che ti verranno poste per poter rispondere prontamente e con sicurezza. È importante che analizzi il tuo Curriculum siccome l’esaminatore ti ha scelto a partire proprio da questo. Ad esempio: “come mai hai scelto questo percorso di studi”? “perché ci hai impiegato tot tempo per laurearti?”, se hai già lavorato potrebbe farti delle domande inerenti alla mansione che ricoprivi, quali conoscenze hai appreso durante gli anni di esperienza oppure che rapporti avevi con i colleghi.
Altra tipologia di domande riguarda gli obiettivi professionali. Grande classico è “dove ti vedi tra 10 anni?”, non è un quesito semplice soprattutto se sei molto giovane, per cui è importante riflettere bene sulla risposta. Può sembrare, a prima vista, strano ricevere una richiesta simile ma è in realtà un modo per il selezionatore di conoscere meglio te stesso e capire i tuoi obiettivi professionali e come progetti di raggiungerli. Tra le domande più gettonate c’è anche “quali sono i tuoi punti di forza e i tuoi punti deboli?”, si tratta di comprendere i tuoi aspetti caratteriali e capire, ad esempio, se sei una persona affidabile oppure se sei in grado di lavorare in gruppo.
2. Informati sul ruolo che andrai a ricoprire
Se ti sei presentato per una determinata posizione è importante che tu conosca bene le mansioni che andrai a ricoprire. Per questo motivo, informati sull’azienda, cerca notizie e dati che ti possono essere utili durante il colloquio così da mostrare interesse verso il ruolo che andrai a svolgere. Se te la senti puoi anche prepararti qualche domanda che dimostri curiosità verso quel lavoro e mostri la tua motivazione agli occhi dell’esaminatore.
3. Puntualità e Abbigliamento
Sembrano aspetti secondari ma in realtà possono diventare decisivi soprattutto quando l’esaminatore è indeciso fra più candidati. Arrivare in orario non rappresenta solamente una regola di buona educazione ma dimostra affidabilità e precisione e conferisce sensazioni positive in più a chi deve colloquiarti. Anche l’abbigliamento può dire molto di te. Ad esempio, presentarsi con un capo pulito e ben stirato dimostra che sei organizzato e preciso, attento anche alla tipologia di abbigliamento scelto. Informati sull’azienda e comprendi se preferiscono un abbigliamento formale oppure no, talvolta basta curiosare sul loro sito web o sulle piattaforme social per prendere qualche spunto interessante! Ad esempio, per un colloquio in banca è preferibile giacca e cravatta o un tailleur, lo stesso capo risulterebbe troppo formale per una posizione come educatrice/educatore di asilo nido.
4. Come comportarsi durante un colloquio di selezione
Ti fornisco consigli utili e alcuni suggerimenti su come affrontare un colloquio di lavoro:
• Non mentire: il tuo interlocutore è un esperto nella ricerca del personale per cui se menti ci sono alte probabilità che tu venga scoperto;
• Ascolta attentamente prima di intervenire: è importante che tu dia l’impressione di saper ascoltare prima di parlare;
• Non interrompere l’esaminatore mentre parla: oltre ad essere una mancanza di rispetto potresti anche dare l’impressione di essere nervoso;
• Non parlare troppo ma nemmeno troppo poco: ad esempio rispondere solo con un sì o con un no o al contrario essere logorroico. Motiva le tue risposte in modo chiaro e senza eccessi;
• Cerca di resistere ai gesti compulsivi: potrebbe passare di te l’idea di una persona eccessivamente ansiosa.
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